diabetologando

dialogando sul diabete il blog di Ennio Scaldaferri

Ella brevemente e gentilmente si intrattenne … ed oggi è la giornata adatta a ricordare

Posted on | gennaio 27, 2013 | 1 Comment

Ma nel concludere non posso ignorare la perdita che l’Italia tutta ha subito con la morte della prof.sa Rita Levi Montalcini. E gli insegnamenti che dovremmo tener a mente” dicevo a chiusura del precedente post.

Ed oggi è proprio il giorno giusto per ricordarcene.

Con non poca emozione il mio pensiero è andato ad un lontano giorno di circa 25 anni fa: viaggiatore con mia moglie e mio figlio in Abruzzo, ci fermammo alcuni giorni all’Aquila, una meravigliosa città allora, per una visita accurata dei suoi innumerevoli monumenti. La sera scoprimmo che era ospite dello stesso albergo anche la Prof.sa Levi-Montalcini. Cenò con la sorella poco distante da noi. Da poco Nobel se ben ricordo.

Nella vasta sala da pranzo non c’erano altre persone. Alla fine della cena, con molto riguardo chiedemmo di salutarla. Io rimasi rispettosamente discosto, mentre si avvicinò mio figlio, allora appena adolescente, accompagnato da mia moglie: ella brevemente cordialmente si intrattenne con lui. Un fugace quanto indimenticabile incontro

Oggi vorrei richiamare gli aspetti salienti della personalità di R. Levi-Montalcini citando alcune testimonianze.

Doveva esser veramente stimata in tutto il mondo e amata dai suoi collaboratori viene da dire subito.

Se andiamo alla ricerca dei suoi lavori scientifici nella biblioteca medica vediamo con un certo stupore di quale attenzione godesse nella vasta comunità scientifica internazionale; i suoi compleanni – per esempio – venivano festeggiati dalle più varie e importanti riviste:

nel 2012 un editoriale della Indian J Endocrinol Metab. recita “Celebrating life with Rita Levi-Montalcini: A hundred years and more!”; in Mol Neurobiol. del 2011 troviamo: “Festschrift in celebration of Rita Levi-Montalcini’s 102nd birthday” e ancora nello stesso giornale: “Rita’s 102!!”. Straordinari poi gli articoli per i 100 anni: “Milestone: neurology’s growth factor: 100 years of Rita Levi-Montalcini. scrive Geurts JJ. su Nat Rev Neurol.

MILESTONE, come dire “pietra miliare”.

E da ultimo, una delle più prestigiose, se non la più prestigiosa delle riveste scientifiche, Nature, dedica il titolo: “Neuroscience: One hundred years of Rita.”.

Si resta quasi sconcertati.

Ed altrettanta è la sorpresa quando poi ci accorgiamo della considerazione in cui la tenevano i suoi collaboratori: proprio di recente il suo nome appare in un lavoro davvero interessante[1], la cui lettura è per gli addetti ai lavori, ma che – anche solo a leggerne la conclusione[2] – ci dà un’idea di quanto fossero difficili le cose di cui si occupava. Straordinaria poi la prolusione che ella tenne allorché fu insignita del premio Nobel: leggetene almeno i vari titoli[3]. E quasi commovente appare oggi la richiesta di aiuto che, con una lettera aperta pubblicata su Science, ben 776 ricercatori italiani le rivolsero – a lei oramai centenaria! – per denunciare lo stato della ricerca in Italia[4] e a cui puntualmente rispose.

Coinvolgente poi la rievocazione che i nostri principali giornali nazionali hanno fatto quando R. Levi-Montalcini è mancata : ho trovato particolarmente appassionati gli articoli pubblicati su R2 Cultura di Repubblica stilati da persone ben note a tutti[5]:

Riporto alcune frasi. Da Umberto Veronesi:

1)     “… Il primo caposaldo del suo messaggio è l‘amore per la scienza e la fiducia incondizionata nella capacità del pensiero razionale di costruire il progresso della civiltà…”.

2)     “… Il secondo caposaldo del suo messaggio la vede ancora protagonista in prima persona: la valorizzazione delle donne, patrimoni intellettuali e capitali umani inespressi o dimenticati. Ecco le sue parole: «Il futuro del pianeta dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne l’accesso all’istruzione e alla leadership».

3)     “… Il terzo caposaldo è la forza dei valori del pensiero laico: la libertà, la tolleranza, la solidarietà, la pace…”.

Da Dario Cresto-Dina:

a)     “… LA FINE è importante in tutte le cose. A 103 anni Rita Levi-Montalcini ha completato la sua nel modo che posso immaginare avrebbe voluto: addormentandosi. L’aveva preparata da tempo dentro di sé, con la leggerezza che le persone speciali sanno usare nell’affrontare le cose gravi. Non si era stancata della vita, tutt’altro, aveva deciso di dimenticarsi di vivere per sfiorare la presunzione filosofica dell’immortalità. La vita per lei era qualcosa in cui si sta indefinitamente anche quando finisce…”.

b)     Ognuno di noi può diventare un santo o un bandito, ma ciò dipende dai nostri primi tre anni di vita, non da dio. È una legge di una scienza che si chiama epigenetica, in altre parole si può definire il risultato del dialogo che si instaura tra i nostri geni e l’ambiente familiare e sociale nel quale cresciamo.

c)     Amava Bertrand Russell, soprattutto queste parole nelle quali si riconosceva: «Tre passioni, semplici ma irresistibili, hanno governato la mia vita: la ricerca della conoscenza, la sete d’amore e una struggente compassione per le sofferenze dell’umanità».

Da PG Odifreddi, nel cui articolo si trova anche una breve descrizione del nerve growth factor (NGF) o fattore di crescita nervoso:

A)     “… Tutti conoscevano il nome e la ieratica figura di Rita Levi Montalcini, premio Nobel 1986 per la medicina, per anni l’unica donna nel suo campo di ricerca. Tanto che, come lei stessa ricordava orgogliosamente, ai congressi ai quali partecipava le prolusioni si aprivano normalmente con un Lady and Gentlemen, “Signora e Signori“…”.

B)     … arrivò nel 2001 la nomina a senatrice a vita da parte del presidente Ciampi. Una nomina che, nonostante l’età, la scienziata considerò non come una passiva onorificenza, ma come un attivo impegno sociale e civile a sostegno della ricerca, e contro coloro che avrebbero voluto restaurare in Italia il regime che nel ventennio aveva già procurato sufficienti danni al paese in generale, e a lei in particolare…”

Anche il New York Times del 31/12/2012 .sottolinea come particolarmente rilevante questo punto: “… Italy honored her in 2001 by making her a senator for life…”.

Fra tante cose belle, una brutta.

Oggi va ricordata. Oggi, ma non solo oggi, ce ne dobbiamo vergognare, perché solo così si potrà impedire che simili fatti accadano ancora: lo stesso Senato della Repubblica italiana, vale a dire il ramo del nostro Parlamento – uno dei massimi organi di democrazia – che ha in sé il nobile significato del senior, gravemente la offese tramite uno dei suoi rappresentanti, così contrapponendosi, volgarmente, alle testimonianze di stima e di affetto che sopra ho riportato.

Sottoscrivo le parole di Dario Cresto-Dina: “… È stata una donna curiosa e schiva, tanto essenziale da apparire dura, affilata nell’animo come nelle risposte, quasi sempre caustiche, distanti. Una delle ultime la riservò a Storace e alle aggressioni antisemite dei fascisti in Parlamento: «Sono come l’acqua sulla pelle di un’anatra, scivolano via».

Il mondo intero la venerava, qualcuno in Italia, nella sede propria della vita democratica, la offendeva. Come possiamo non sentire come fatta a ciascuno di noi tale offesa? Non esserne costernati?

Questa è la giornata appropriata per non dimenticare. Mi auguro che i suoi principi, i suoi messaggi possano restare a lungo vivi.


[1] Nerve growth factor regulates axial rotation during early stages of chick embryo development;

Annalisa Manca, Simona Capsonia, Anna Di Luzio, Domenico Vignonea, Francesca Malerba, Francesca Paoletti, Rossella Brandi, Ivan Arisia, Antonino Cattaneo and Rita Levi-Montalcini

[2] Conclusione sintetica del lavoro citato: “… (lo studio) suggerisce il possibile coinvolgimento di NGF nei processi di sviluppo, come ad esempio la formazione del tubo neurale, LR patterning e la rotazione assiale, processi responsabili della configurazione del piano corporeo e dei rapporti topografici tra i vari organi…”

[3] The Nerve Growth Factor 35 Years Later: Nobel lecture, December 8, 1986 by RITA LEVI-MONTALCINI

[4] Open Letter to Senator Rita Levi-Montalcini, Rita Clementi et al., Response from Rita Levi-Montalcini; Science 21 March 2008. Riporto inizio e chiusura della lettera. “We are a group of researchers and we write this letter to you with the utmost respect and gratitude for what you have done and still do for research in Italy”…”… Professor, with your usual strength of mind you will certainly be able to pass on the message that the university in Italy can be saved only if this problem is solved. Thank you in advance for your understanding and support”.

[5] Che cosa ci lascia, di U. Veronesi;La signora della Vita, di Dario Cresto-Dina; Dal laboratorio da camera al Nobel le grandi rivoluzioni di una scienziata, di PG Odifreddi.

Share on Facebook
Share on FriendFeed
Bookmark this on Delicious
Post to Google Buzz
Share on LinkedIn
Bookmark this on Yahoo Bookmark

Comments

One Response to “Ella brevemente e gentilmente si intrattenne … ed oggi è la giornata adatta a ricordare”

  1. Fatima
    febbraio 27th, 2013 @ 15:17

    So assai poco di scienza, ma Rita Levi-Montalcini è sempre stata per me un modello, una donna a cui ispirarsi, una persona che si sente vicina, anche senza averla conosciuta.
    Anche se rimarrà per sempre nella memoria individuale e collettiva attraverso la sua opera, mi peserà moltissimo sapere che una persona così grande non calpesterà più la terra di questo povero mondo.
    Mi sento orfana.

Leave a Reply





  • Scroll post

  • Elenco articoli

  • RSS DIABETOLOGANDO RSS

  • libreria anobii diabetologando

    libreria anobii diabetologando